Magia o realtà? Ecco perché siamo sempre più attratti dai servizi online 

A tutti sarà capitato, almeno una volta, di accedere su Spotify a inizio settimana e di trovarsi una nuova playlist “Discovery Weekly” confezionata appositamente in base alle canzoni più ascoltate, oppure di accedere all’account Netflix e di trovare serie tv o film suggeriti in base ai propri gusti. 

Magia? No, Netflix e Spotify sono solo due esempi delle innumerevoli piattaforme che hanno creato dei servizi online che offrono agli utenti un’esperienza completamente personalizzata secondo un modello utente-centrico. 

In un mondo dominato da innumerevoli stimoli nel mondo digital, l’arma più potente che queste piattaforme possono impugnare è proprio la personalizzazione dell’esperienza utente. Basandosi su un’analisi dei dati a livello qualitativo, e coinvolgendo il pubblico partendo da uno studio dei bisogni, delle preferenze e dei comportamenti, l’obiettivo è di offrire esperienze di valore per fidelizzare il pubblico, portando ad un aumento del Click-Through Rate e alla massimizzazione del tempo di permanenza dell’utente all’interno della piattaforma. 

Ma come fanno le piattaforme a capire i nostri gusti e a proporci contenuti in linea con le nostre esigenze? È proprio qui che interviene il Machine Learning. Quando l’utente accede per la prima volta, la piattaforma proporrà le novità o i contenuti più popolari, ma mano a mano che il servizio viene utilizzato il sistema di Machine Learning imparerà a capire ciò che piace e non piace, in modo da poter affinare sempre di più i contenuti consigliati. 

Magia o realtà? Ecco perché siamo sempre più attratti dai servizi online 

A tutti sarà capitato, almeno una volta, di accedere su Spotify a inizio settimana e di trovarsi una nuova playlist “Discovery Weekly” confezionata appositamente in base alle canzoni più ascoltate, oppure di accedere all’account Netflix e di trovare serie tv o film suggeriti in base ai propri gusti. 

Magia? No, Netflix e Spotify sono solo due esempi delle innumerevoli piattaforme che hanno creato dei servizi online che offrono agli utenti un’esperienza completamente personalizzata secondo un modello utente-centrico. 

In un mondo dominato da innumerevoli stimoli nel mondo digital, l’arma più potente che queste piattaforme possono impugnare è proprio la personalizzazione dell’esperienza utente. Basandosi su un’analisi dei dati a livello qualitativo, e coinvolgendo il pubblico partendo da uno studio dei bisogni, delle preferenze e dei comportamenti, l’obiettivo è di offrire esperienze di valore per fidelizzare il pubblico, portando ad un aumento del Click-Through Rate e alla massimizzazione del tempo di permanenza dell’utente all’interno della piattaforma. 

Ma come fanno le piattaforme a capire i nostri gusti e a proporci contenuti in linea con le nostre esigenze? È proprio qui che interviene il Machine Learning. Quando l’utente accede per la prima volta, la piattaforma proporrà le novità o i contenuti più popolari, ma mano a mano che il servizio viene utilizzato il sistema di Machine Learning imparerà a capire ciò che piace e non piace, in modo da poter affinare sempre di più i contenuti consigliati.